È alta la percentuale di popolazione che, a causa di malattie, difficoltà di deambulazione, o disturbi legati all’età, necessita di un ausilio per la soddisfazione dei bisogni primari, quali possono essere la nutrizione e l’igiene personale. È qui che entra in gioco la figura del badante, o caregiver se preferiamo utilizzare un inglesismo, tecnicamente definito “assistente familiare”.
Cosa fa l’assistente familiare | Come lo si diventa | Sbocchi e guadagni
Cosa fa l’assistente familiare
Figura fondamentale nella cura e nell’assistenza delle persone non autosufficienti, l’assistente familiare si distingue, prim’ancora che per le doti professionali, per quelle qualità umane necessarie a venire incontro alle esigenze di malati e anziani. Laddove c’è sofferenza, maggiore è la richiesta di empatia, delicatezza, tatto e capacità comunicative. Tutte caratteristiche di cui deve disporre chi intenda percorrere il sentiero dell’assistenza personale. L’assistente familiare ideale è altresì una persona paziente e sensibile, in grado di regalare sorrisi e serenità anche in quelle situazioni delicate che spesso le persone diversamente abili si trovano a dover affrontare.
Come lo si diventa
In Italia, la figura professionale dell’assistente familiare non gode ancora di una disciplina normativa organicamente dettagliata. È purtuttavia richiesto, a chiunque fosse interessato a intraprendere questa carriera, il preliminare svolgimento di un iter formativo da compiere mediante la partecipazione a corsi a tal uopo strutturati. Numerosi sono gli istituti che permettono agli interessati di accedere a percorsi formativi accreditati dagli enti regionali e finalizzati a plasmare il professionista dell’assistenza familiare, con particolare riguardo all’insegnamento dei principi cardine di materie connesse alle specifiche esigenze di tutela di malati e anziani.
Corsi OSS e OSA: differenze
Vasta è la gamma di corsi di formazione disponibili, però bisogna al contempo ammettere che l’utenza è spesso indirizzata verso la scelta di badanti capaci di vantare un attestato di OSS o di OSA. Il corso OSA (Operatore Socio Assistenziale) è aperto ai soggetti maggiorenni in possesso del diploma di scuola media inferiore. Esso prevede dalle 700 alle 900 ore di lezione, non soltanto teoriche ma anche pratiche, che permetteranno al corsista di acquisire le nozioni idonee a prestare assistenza, generalmente domiciliare, alle persone diversamente abili.
Il corso OSS (Operatore Socio Sanitario), rivolto ai maggiorenni in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, permette invece l’apprendimento di nozioni infermieristiche, finalizzate alla promozione della progressiva autonomia del soggetto accudito. Strutturato in maniera analoga al percorso OSA, quella di Operatore Socio Sanitario è una qualifica non limitata soltanto al soddisfacimento dei bisogni primari del diversamente abile, ma indirizzata anche verso il traguardo di una sua maggiore autosufficienza.
Sbocchi professionali
L’assistente familiare può trovare impiego tanto in aziende private a carattere socio-assistenziale, che alle dipendenze dirette di una famiglia. Inoltre, qualora il caregiver sia in possesso di un attestato OSS, potrà partecipare a concorsi pubblici per l’assunzione di personale infermieristico nelle strutture pubbliche. L’assistente familiare potrà inoltre esercitare la sua attività in maniera autonoma, dotandosi di apposita partita IVA ed espletando i doveri contributivi iscrivendosi alla sezione “Gestioni Separate” dell’INPS.
Possibilità di guadagno
Molteplici sono gli elementi da tenere in considerazione per effettuare un calcolo, seppur approssimativo, delle possibilità di guadagno di un assistente familiare. Oltre all’età, alle competenze acquisite e alle esperienze lavorative vantate, bisogna tener conto anche della tipologia di lavoro svolto. L’assistenza può infatti avere carattere quotidiano o sporadico, svolgersi lungo l’intero arco delle ventiquattro ore, o esclusivamente in determinate fasce orarie. In media, l’assistente familiare guadagna € 1.100 al mese; chi invece è alle prime armi, solitamente parte da uno stipendio base di € 700 che, con il passare degli anni e quindi con l’accumularsi dell’ esperienza, può arrivare fino a un massimo di €1500 mensili.