Il primo e decisivo passo per proiettarsi nel mondo del lavoro sta nel redigere in maniera corretta un curriculum vitae. Farlo nel modo più opportuno significa porre in risalto le competenze informatiche acquisite, esibendole come se si trattasse del nucleo essenziale delle nostre abilità professionali. E in effetti, se non è proprio così, poco ci manca. Conoscere il mondo del computer e i suoi meccanismi di funzionamento ha un ruolo fondamentale per proiettarsi verso qualunque tipologia di impiego dato che, oggi come oggi, lo svolgimento di ogni tipo di lavoro richiede una certa alfabetizzazione digitale.
Ecco dunque che risulta necessario poter vantare un curriculum in cui siano presenti determinate competenze informatiche. Se tutto questo è vero, è però altrettanto sicuro che non bisogna sentirsi tagliati fuori se non si possiedono eccellenti abilità in tal senso. L’importante è padroneggiare quelle basilari, che costituiscono il trampolino di lancio verso l’acquisizione di ulteriori nozioni che possono dimostrarsi ulteriormente vantaggiose per perfezionare la propria professionalità.
Se non puoi fare di meglio, garantisci almeno le competenze di base
Partendo dalle competenze informatiche basilari, ogni curriculum vitae che si rispetti deve almeno garantire che il candidato è capace di lavorare al pc in maniera quantomeno accettabile. Il che significa conoscere i principali sistemi operativi e saper utilizzare gli strumenti che essi mettono a disposizione per redigere testi scritti, compilare fogli di calcolo, scrivere mail e, in generale, navigare in internet. Si tratta di un pacchetto di nozioni base, ormai date per scontate, dal momento che, a ogni orizzonte professionale, fa da sfondo la presenza di una postazione pc. È un pacchetto di nozioni senza il quale il nostro curriculum sarebbe incompleto, se non addirittura inadatto ai tempi. Sapersi destreggiare davanti a un monitor e a una tastiera è ormai dato per scontato, e non potrebbe essere altrimenti dato che i vantaggi offerti dal computer, sia in termini di velocità che di efficacia, danno impulso notevole a qualsiasi attività.
Attenzione però a parlare, in maniera generica di “Elevata conoscenza del Pacchetto Office“. Un conto è l’editor di testo, altro Excel e altro ancora sono Publisher e Access, che sono software “specialistici”. Meglio, semmai, essere più sinceri e, ove opportuno, arricchire la lista inserendo pacchetti simili, quali OpenOffice, LibreOffice o, meglio ancora, Google Drive.
Competenze avanzate e certificate
Quella digitale è la nuova forma di comunicazione. Essa richiede una pluralità di abilità, diverse sia per contenuti che per finalità. Comunicare digitalmente, infatti, non vuol dire soltanto percorrere con agilità tutte le strade di internet, ma anche far in modo che il messaggio di cui ci si vuol fare portavoce arrivi rapido e chiaro a destinazione. In tal senso occorrono professionalità capaci di strutturare tutto quanto serve a tale scopo. Tra le abilità informatiche vanno annoverate una serie di competenze, dal linguaggio di programmazione alla grafica web, dall’analisi dei dati alla cybersecurity, che contribuiscono a strutturare un sistema comunicativo pienamente ed efficacemente digitale.
Come acquisire e certificare queste competenze? Di certo l’esperienza aiuta, e l’autodidattica può essere il modo più semplice per affacciarsi sul panorama informatico. Tuttavia, decidere di partecipare a corsi che permettano l’acquisizioni di certificazioni quali ICDL, PEKIT e EIPASS rappresenta la maniera più affidabile per valorizzare il proprio curriculum con quelle skills ritenute fondamentali in un mondo sempre più digitalizzato.
Capacità informatiche specialistiche
Ci sono poi le competenze specialistiche, che si acquisiscono in base al percorso professionale che vogliamo intraprendere o che abbiamo già imboccato. Basti pensare, per esempio, al fatto che nei lavori di squadra la forma di comunicazione verbale è stata affiancata da quella multimediale. Ciò richiede che ogni elemento del gruppo sia in grado di servirsi di quei software che permettono di interagire digitalmente, e che quindi conferiscono un tocco in più al curriculum. Nello stesso settore è altresì apprezzabile un candidato che offra certezze riguardo la propria abilità nella comunicazione a distanza tramite l’utilizzo di software per videochiamate. Specie in un’epoca, come l’attuale, caratterizzata da smart working e riunioni da remoto, vantare una simile competenza significa essere al passo con le richieste del mondo lavorativo.
Esistono poi competenze informatiche più avanzate che interessano precisi ambiti. Probabilmente, il primo settore cui si pensa è quello dei fotografi e dei videomaker. Chiunque voglia adoperarsi in questo spazio professionale deve redigere un curriculum dal quale risulti evidente la conoscenza di software indispensabili per il ritocco fotografico e per il montaggio dei filmati (Adobe è il “pacchetto” che fa la differenza). Competenze, queste, che possono rappresentare un valore aggiunto anche per altre figure professionali, quali il Social media manager o il Content manager.
Altri settori lavorativi specifici in cui precise abilità informatiche possono risultare interessanti sono, per esempio, quello giuridico e scolastico. Chi intende candidarsi per posizioni in ambito legale sarà avvantaggiato dal poter vantare destrezza nell’utilizzo di programmi incentrati sull’informatica giuridica. La lista può essere infinita e comprendere figure più di “confine”, come il SEO specialist, o integralmente verticalizzate sull’informatica, come il sistemista e lo sviluppatore.
In ogni caso – e compatibilmente con il tuo settore professionale – meglio non lasciare vuota e triste la sezione del tuo curriculum vitae dedicata alle competenze informatiche.