La scuola sta vivendo una vera e propria fase evolutiva. Dopo anni di tentennamenti e rinvii, in un clima di costante precariato, ha finalmente preso avvio un piano di riforma del sistema istruttivo italiano. Piano che pone come centrale il tema dell’insegnamento, e che punta a immettere forze fresche nel corpo docente. L’obiettivo è quello di colmare lacune ataviche, con una carenza di professori che per lungo tempo ha avuto ripercussioni sul diritto all’istruzione.
La strategia è dunque quella di nuove assunzioni. Una strategia che ha già mosso i primi passi ma che, se intende raggiungere risultati soddisfacenti, non può dirsi conclusa. Ecco perché, ai concorsi che hanno già avuto inizio e a quelli per ora soltanto banditi, stanno per aggiungersene altri. Tra questi, rientra anche quello riservato ai docenti specializzati sul sostegno. Una procedura concorsuale di fondamentale importanza, in quanto va a tutelare le esigenze degli studenti diversamente abili, e di cui è attesa a breve la pubblicazione del bando.
Cos’è | Chi può partecipare | Modalità di iscrizione | Svolgimento del tirocinio
Cos’è?
Si tratta di un concorso per l’accesso al VI ciclo del TFA Sostegno Didattico 2021. È opportuno ricordare che presupposto necessario per ottenere l’abilitazione a tale tipologia di insegnamento è dato dal compimento di un Tirocinio Formativo Attivo (TFA); un percorso di formazione tecnico – pratica istituito presso le maggiori università italiane, che attribuisce un diploma di specializzazione per l’attività di sostegno. Il bando permetterà di tentare l’accesso a tale tirocinio, mediante richiesta di partecipazione alle selezioni.
Il candidato potrà scegliere l’ateneo in cui iscriversi, ma non sarà possibile effettuare più iscrizioni in quanto le prove selettive si svolgeranno in un’unica data sull’intero territorio nazionale. Finalità della procedura è la formazione di graduatorie, cui i dirigenti scolastici potranno poi attingere per implementare e favorire l’apprendimento degli alunni affetti da disabilità.
In attesa che il bando venga pubblicato, è già noto che il concorso mira all’assunzione di ben 6191 insegnanti di sostegno, ripartiti tra:
- Scuola dell’infanzia;
- Scuola primaria;
- Scuola secondaria di I grado;
- Scuola secondaria di II grado.
Ma questa è solo la prima tappa. La Legge di Bilancio ha infatti previsto una copertura finanziaria tale da permettere, entro il 2024, l’assunzione di 25 mila insegnanti di sostegno.
Chi può partecipare?
È presumibile che i requisiti di partecipazione resteranno invariati rispetto al 2020. Se ciò dovesse essere confermato, verranno pertanto richiesti titoli particolari, diversi in relazione sia all’ordine e al grado scolastico per cui si concorre. Nello specifico, saranno necessari:
- Per la scuola dell’infanzia e primaria: Laurea in Scienze della Formazione Primaria, o Diploma Magistrale, o Diploma di Liceo Socio – Psico – Pedagogico, o Diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002;
- Per la scuola secondaria di I e II grado: Laurea (vecchio ordinamento, specialistica, magistrale), a cui vanno aggiunti i 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) in materie socio – psico – pedagogiche, nonché l’iscrizione alla classe di concorso cui la laurea conseguita consente di accedere;
- Per i posti ITP (Insegnante Tecnico – Pratico) nella scuola secondaria di II grado: Diploma di maturità ottenuto presso un istituto tecnico o professionale.
In merito ai posti ITP, si precisa che non sono richiesti i 24 crediti CFU. In ottemperanza a quanto sancito dalla riforma della “Buona Scuola”, essi saranno resi obbligatori soltanto a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Tutti questi requisiti costituiscono, nel complesso, il presupposto essenziale per la partecipazione, e devono poter essere vantati entro la data di scadenza del bando. Inoltre, stando a quanto stabilito dal decreto che regola il TFA, l’accesso al concorso è altresì consentito, in sovrannumero, a tutti gli insegnanti che hanno già partecipato alle procedure concorsuali svolte negli anni precedenti.
Modalità di iscrizione e funzionamento delle prove
Pubblicato il bando, sarà poi compito del candidato provvedere a inoltrare la domanda di partecipazione. Preliminarmente è prevista la scelta dell’ateneo presso cui si intende svolgere il percorso di formazione; compiuta l’indicazione, bisognerà effettuare l’iscrizione vera e propria, in modalità online, entro i termini stabiliti dall’università. Successivamente, sarà necessario procedere al pagamento del contributo previsto per la partecipazione alla selezione.
Selezione che si snoda lungo un percorso composto da tre prove: preselettiva, scritta, orale. In particolare, nella fase preselettiva il candidato dovrà compilare un questionario composto da 60 domande a risposta multipla; 40 di queste riguarderanno le competenze professionali in materie socio-psico-pedagogiche, mentre le restanti 20 verteranno sulle competenze linguistiche e sulla comprensione dei testi. Superato questo step, si affronterà il successivo test scritto, il cui contenuto viene predisposto discrezionalmente da ogni singola università. Il percorso terminerà poi con un colloquio orale; come per la prova scritta, anche in questo caso il contenuto sarà deciso dalla commissione esaminatrice, che potrà incentrare il colloquio sia sulle esperienze formative e lavorative che sulle nozioni tecnico – professionali acquisite.
Svolgimento del tirocinio
Il buon esito delle selezioni è sicuramente un successo ragguardevole, ma non pone fine al processo di formazione di quanti aspirano a diventare insegnanti di sostegno. Ciò in quanto il superamento delle prove ha come unico effetto determinante quello di permettere l’accesso al corso di specializzazione TFA 2021. Esso dura al massimo otto mesi, periodo di tempo durante il quale i futuri docenti avranno modo di conseguire 60 CFU. Questi crediti sono determinanti dal punto di vista formativo, e vengono ottenuti mediante la partecipazione a diverse attività, quali:
- Insegnamenti (36 CFU);
- Laboratori (9 CFU);
- Attività di tirocinio (12 CFU);Prova finale (3 CFU).
Completato il tirocinio, c’è un ultimo passo da compiere prima di coronare il sogno della docenza. Si dovrà infatti affrontare un esame finale, al cui esito viene attribuito un determinato punteggio. Nel caso in cui l’esame venga superato con successo, all’ormai prossimo insegnante di sostegno sarà rilasciato un diploma che sarà utile ad attestare l’idoneità a svolgere il ruolo di docente per gli alunni portatori di disabilità.